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Al Festival anche la Lega Pallavolo Serie A. Due chiacchiere sulla Rivoluzione Social con il Vicedirettore Fabrizio Rossini.

19
Apr 2018

Sport Digital Marketing Festival: Qualche parola per descrivere il tuo lavoro.

Fabrizio: Sono Vicedirettore della Lega Pallavolo Serie A. Sono Manager sia dei Campionati che della Comunicazione, oltre ad occuparmi dei progetti speciali, in particolare in campo tecnologico

SDMF: Come vedi il futuro social dello Sport Business?

Fabrizio: La rivoluzione social ha impattato il mondo dello sport con la stessa potenza di altri settori, ma le variabili principe dello sport (la fisicità, la passione, le immagini) hanno avuto un effetto ancora maggiore. Siamo però in mezzo a una rivoluzione che non è terminata, e chi la vive non deve fare errori di grammatica. Chi comunica lo sport non dimentica i media tradizionali, traduce l’evento in formato social e si prepara a quello che accadrà domani. Nuove tecniche, apparati ancora più portatili, aggregatori, piattaforme social oggi in voga che potrebbero sparire

SDMF: Ci racconti un esempio particolare – geniale, vincente o incredibile – di campagna social che ti ha colpito? Insomma, una piccola storia di digital marketing per lo Sport che valga la pena raccontare?

Fabrizio: Una idea rivoluzionaria della nostra Lega. Dovendo lanciare il primo campionato sportivo italiano con il sistema delle franchigie, da ideare dalle fondamenta del regolamento non essendoci precedenti, quattro anni fa tra i nuovi criteri di ammissione al Campionato abbiamo inserito il parametro di visualizzazioni YouTube per ogni Club. Uno dei bonus per  il mantenimento del titolo sportivo, come una partita vinta o gli ottemperamenti finanziari, è una soglia web:  un minimo di 80mila visualizzazioni stagionali sul proprio canale Youtube. Essere efficaci sui social, da regolamento: al pari di avere una formazione vincente o un club dall’organigramma ben organizzato


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