Intervista ad Alessandro Spigno, Lega Pallavolo Serie A Femminile, Top Speaker allo Sport Digital Marketing Festival.
- Vito Cellamaro
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Sport Digital Marketing Festival: Qualche parola per descrivere il tuo lavoro.
Alessandro: Lavoro in Lega Pallavolo Serie A Femminile dal 2015 e, in questi anni, ci siamo sempre distinti per essere sempre al passo con i tempi: nella comunicazione, così come nel web, succede qualcosa ogni giorno e non ci si può permettere di stare indietro. I social network cambiano spesso gli algoritmi e i “contenuti premianti” per raggiungere una buona reach, ma il nostro lavoro ci porta anche ad ascoltare quelle che sono le preferenze dei nostri utenti, i gusti dei nostri fan. Fortunatamente, abbiamo la possibilità di “mettere mano” non solo alla comunicazione su social network, ma anche su web, televisione e “media tradizionali”, quindi siamo in grado di poter creare un ambiente unico (e riconoscibile) di comunicazione
SDMF: Come vedi il futuro social dello Sport Business?
Alessandro: Il futuro lo stiamo già cominciando a vivere oggi e ce ne stiamo accorgendo anche dalle richieste degli sponsor: si è passati di una “semplice comunicazione” che poteva comprendere soltanto l’esposizione di loghi e striscioni a una “comunicazione avvolgente” dove il tifoso deve vivere una vera e propria esperienza grazie al prodotto proposto. Che nasca dai social network e continua al palazzetto, o viceversa, poco importa: per crescere bisogna continuare ad ascoltare ciò che gli appassionati ci dicono quotidianamente, non solo tramite le reactions ai post, ma anche attraverso un analisi dettagliata dei dati che arrivano dai social network
SDMF: Ci racconti un esempio particolare – geniale, vincente o incredibile – di campagna social che ti ha colpito? Insomma, una piccola storia di digital marketing per lo Sport che valga la pena raccontare?
Alessandro: Rimanendo sempre nell’ambito del volley, mi ha colpito particolarmente la campagna “Heroes” portata avanti dallla FIVB, l’organo di governo mondiale della pallavolo: era il 2011 e la FIVB stessa aveva subito un’importante opera di rebranding. Contemporaneamente, è stata creata questa campagna “Heroes”: sono stati scelti i migliori giocatori di indoor e di beach volley e li si è resi promoter dei valori e dell’agonismo della pallavolo. Anche in questo caso, si è lavorato molto sul web e sui social network per mantenere alta l’attenzione e il gradimento da parte dei fan, ma sono state preparate anche delle attivazioni on-site nei palazzetti durante le manifestazioni internazionali della FIVB. Insomma, apprezzo particolarmente quando le campagne social si possono definire “cross-over”, non soltanto quando si supera la “quarta dimensione” e si passa dal web al mondo reale, ma anche quando un brand tira in ballo un secondo marchio, magari concorrente: il risultato è sempre di impatto e mai banale!
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