Super felici di presentare Marco di Noia, Social Media Manager & Strategist FIGC, tra i Top Speaker dello Sport Digital Marketing Festival.
- Vito Cellamaro
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Sport Digital Marketing Festival: Qualche parola per descrivere il tuo lavoro.
Marco: Mi occupo quotidianamente dell’ideazione, della produzione e della gestione strategica dei contenuti testuali, delle info-grafiche e delle campagne digital che vengono pubblicati sui social media delle Nazionali di Calcio Italiane e del sito FIGC www.vivoazzurro.it. Curo il sito e i social media azzurri – la cui community supera ormai i 7,5 milioni di utenti – dalle loro rispettive nascite (2010 e 2012), e recentemente ho iniziato a gestire la presenza digital di alcuni atleti e personaggi famosi.
Pur avendo una formazione accademica in materie umanistiche, con trascorsi lavorativi nel giornalismo sportivo e negli uffici stampa, ho intuito per tempo l’importanza della comunicazione digitale, e ho saputo cambiare pelle, specializzandomi in questo settore, sia a livello teorico che pratico, con l’esperienza lavorativa di ogni giorno.
SDMF: Come vedi il futuro social dello Sport Business?
Marco: Credo proprio che non prescinderà dal digital, anche se mi aspetto continue evoluzioni nelle piattaforme, nella tipologia di contenuti e nella loro rilevanza strategica. D’altra parte i grandi social media frequentemente aggiornano i propri strumenti, cambiano gli algoritmi e spesso cercano di mutuare le prerogative vincenti dei propri rivali. A mio modo di vedere il web continuerà ad attrarre attenzioni mediatiche ed interessi economici, nonostante i prevedibili cambiamenti tecnici, legali, le mode o le variazioni dei gusti degli utenti: le forme di interazione potrebbero evolversi e cambiare, ma il teatro dello sport business resterà il web.
SDMF: Ci racconti un esempio particolare – geniale, vincente o incredibile – di campagna social che ti ha colpito? Insomma, una piccola storia di digital marketing per lo Sport che valga la pena raccontare?
Marco: Un’iniziativa a cui sono particolarmente legato è stata l’ideazione delle gif animate con le esultanze personali dei calciatori della Nazionale che abbiamo utilizzato all’Europeo in occasione dei gol degli Azzurri. Avevano veste un po’ retrò, quasi da videogame anni ’80/’90, dall’estetica quantomai soggetta al gusto personale. Benché a me piacessero molto, utilizzarle fu un atto di coraggio, che poi venne premiato dai numeri, dalla visibilità anche mediatica che ebbero e dalla viralità che ne scaturì. Ricordo che durante Italia-Germania ricevetti anche un messaggio su WhatsApp da parte del social media manager di una blasonata nazionale straniera che mi scrisse: “spero che l’Italia segni perché voglio vedere la prossima esultanza su Twitter”.
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